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l'importante è non lasciarsi andare in esternazioni dell'umore, sublimazioni dall'anima. l'importante è, paradossalmente, non dare importanza. a cosa, poi? è importante non dare importanza a una idea, a una sensazione esternando idee, sensazioni. è importante, essenziale: rimanere vigili, attenti, razionali. importante dimenticare quanto è importante ricordare. dimenticare: l'idea che ci si fa di un qualcosa, l'illusione, dico. ricordare: la conseguente delusione all'illusione, all'idea. il nocciolo della questione imho sta tutto nel ricordare al resto del mondo quanto si è stati male, per poter avere c

tecnicamente batto sui tasti per occupare spazio. non mi è chiaro ancora se questo "spazio", questo intervallo fra confini, sia un mero spazio virtuale o un altro tipo di spazio. dove per "altro" c'è una definizione indefinita. potrebbe essere spazio che ho dentro, spazio che ho attorno: troppe volte coincidono. intervalli di spazio. (già mi vedo i titoli dei trailer con MUACCIUO CAPATUONDUA) forse batto sui tasti per togliere il precedente journal. ma lo faccio con un sorriso, davvero. lo faccio con un sorriso che significa, che comunque, ti voglio bene.

disegno a caso colpito da raptus, torturando i miei capelli che cadono suicidi sul tavolo. (consci di quello che succederà al prossimo, inevitabile, aborto su foglio bianco). tracciando quei segni rabbiosi con supporti di grafite di varie gradazioni sono consapevole della mia incapacità di creare un qualcosa che non sia prettamente "macabro" o "ansioso". questo potrebbe essere una cosa "buona et giusta" finchè mi lascio persuadere da quel senso malinconico, triste, ed emozionante che mi porta alla creazione; il problema, se cosi può essere chiamato, è fare un qualcosa che stia all'interno dei canoni di bellezza rico